domenica 10 gennaio 2010

Wolfgang Amadeus Mozart,
Sinfonia n.41 KV 551 "Jupiter"

Che c'è di meglio che cominciare la giornata con la Jupiter di Mozart! Una sinfonia che ha come sottotitolo il nome del primo tra gli dei, Giove, e che si sviluppa nella regale tonalità di do maggiore, non può che dare una piega positiva alle ore successive, persino se si tratta di un lunedì, come oggi.

Scherzi a parte, mi accorgo che non ho mai ascoltato con attenzione e dall'inizio alla fine questa celeberrima sinfonia, anche lei saccheggiata da spot e jingle, anche lei incorruttibile come il platino nonostante gli oltraggi. La compattezza e la chiarezza di pensiero, unite alla mozartiana gioia di vivere sono irresistibili, in particolar modo nel IV movimento, Molto Allegro. E specialmente in questa incisione dei Berliner Philarmoniker diretti da Karajan, registrazione del 1971, che sto ascoltando in questo momento. Come credere che sia stata scritta in 6 settimane, tra il giugno e il luglio del 1788 (e tra un anno la Rivoluzione francese; ogni volta che penso alle coordinate storiche di questi capolavori mi vengono i brividi...)?

Pestelli preferisce un'incisione di Karajan precedente, con l'orchestra della Rai di Torino e trova che le successive di Karajan con i Berliner siano troppo livellate alla ricerca del "bel suono" e meno capaci di comunicare "una vita palpitante, dove anche le ombre, le tenerezze momentanee, le sottolinature popolari servono a dare più verità." Mi fido di Pestelli ma, ahimè, quell'edizione non la trovo. Ne ho ancora un'altra però, Leonard Bernstein con i Wiener Philarmoniker, 1984. Forse è meno viva della precedente, meno energizzante e dunque ben venga il Karajan precedente. Ma sono pronta a ricredermi se qualcuno mi offrisse l'edizione indicata dal nostro Giorgio...

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