venerdì 26 febbraio 2010

Felix Mendelssohn-Bertholdy,
Overture Le Ebridi o La Grotta di Fingal
214/41

La Scozia è un gran bel posto. Ricordo con gran piacere un viaggio nel settembre del 2007, i prati verdissimi e i cieli cangianti, l'odore di salsedine dell'oceano che arriva ai castelli sulla costa, questo senso di vastità accogliente, le cittadine ordinate, le case piene di fiori nei giardinetti davanti all'ingresso, Edimburgo e il panorama che se ne gode dalla fortezza, un mare di tetti con il fiume che è già oceano sullo sfondo. Non mi sono spinta così a nord come fece il giovane Mendelssohn, a visitare la grotta di Fingal, da cui maturò poi l'idea di questa meravigliosa overture da concerto, che fluisce rapida e piena di sentimento per poco più di dieci minuti. Un vero e proprio ritratto musicale che risponde molto anche al ricordo che ho anche io di quelle terre.

Ascolto un CD che avevo in casa, la London Simphony Orchestra diretta da Gabriel Chmura, un'incisione del 1977, fresca e viva. Sembra davvero di sentire il mare che palpita e l'aria salsa che ti investe a raffiche. Bella anche la conclusione, seza inutili strepiti, semplice, come un'onda che si allontana portata dalla marea.

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