venerdì 8 gennaio 2010

Ludwig van Beethoven,
Sinfonia n.5 op.67

Soprannominata Sinfonia del Destino, la Quinta è la sinfonia di Beethoven che tutti conoscono, almeno in quelle 4 note di attacco (sol-sol-sol-mi) che esplodono come una cannonata e si ripropongono poi per tutto il primo movimento, scariche di adrenalina in dosi differenziate.

Pestelli dice giustamente che ascoltare la Quinta "è un po' come mettersi un leone in casa" e in effetti non è un ascolto da cui si possa uscire indenni. In quattro anni di gestazione, dal 1804 al 1808, nel centro della sua produzione, Beethoven ci ha regalato anche questo. E non è un caso che l'attacco di questa Sinfonia fosse la "sigla" delle trasmissioni di Radio Londra durante la seconda guerra mondiale.

Ascolto anche qui, come per la Nona, la versione di Arturo Toscanini alla testa della NBC Symphony Orchestra, registrata il 22 marzo 1952 alla Carnegie Hall. Deve esere una registrazione live perchè alla fine del primo tempo si sente qualche fruscio e qualche timido movimento sulle poltrone; si avverte però anche lo stato di letterale paralisi in cui Toscanini ha scaraventato il pubblico, con la sua direzione da dittatore musicale. Lui sì, un domatore di leoni.

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