venerdì 22 gennaio 2010

Georg Friederch Haendel,
Water Music

"Se c'è una musica che bisogna ascoltare tutte le mattine prima d'incominciare le solite occupazioni, nulla di più tonico e corroborante si può trovare della Water Music", esordisce così il nostro Pestelli. E io ho fedelmente ubbidito al suo suggerimento scaricando dal solio ibs le tre suites complete, Trevor Pinnock alla testa dell'English Concert, un'esecuzione classica, visto che "questa musica potrà mettere in forma lo spirito per buona parte della giornata."

Effettivamente nulla come la musica barocca sembra dare un ordine al caos delle nostre giornate metropolitane del XXI° sec. E non perchè sia "allegra", come qualche sprovveduto sostiene, quanto piuttosto perchè si propone di dare un ordine alla complessità. E ci riesce. Acoltando i barocchi ci affacciamo sul ventaglio dei sentimenti umani da un'altissima terrazza assolata, da cui la vista spazia senza limiti. E vediamo che gli ostacoli delle montagne si risolvono poi in dolci pianure e che non lontano da aridi campi scorrono fiumi ricchi d'acqua.

Fortunato Giorgio I, che commissionò questa musica a Haendel per il suo insediamento nel 1717 (mentre Bach scriveva i BWV 1041-1043...) e se l'ascoltava portandosela dietro sul Tamigi, con i musicisti che suonavano su una chiatta. Ma più fortunati noi che con un semplice I-Pod ce la portiamo dove vogliamo. E' proprio quello che farò io oggi e forse mi sentirò un po' più "regale" del solito...

Nessun commento:

Posta un commento