mercoledì 5 maggio 2010

Fryderyk Chopin,
Ballate, Fantasia op.49, Barcarola op.60
214/53

Oggi ho un po' di tempo libero e mi dedico ad una puntata di immortali cumulativa, tutta chopiniana. L'occasione è ottima per provare due regali: lo stereo nuovo e il recentissimo cofanetto con l'opera omnia chopiniana di Deutsche Grammophone, entrambi provenienti dalla stessa persona...

Quanto la musica di Chopin sia calata nella sua epoca è evidente anche all'ascoltatore più sprovveduto o distratto: cominciano ad apparire crinoline e divani di velluto alle prime note e, mano a mano che la composizione si svolge, di volta in volta appariranno agli occhi della nostra mente teatri con sipari di broccato, ventagli e decolleté ingioiellati, bastoni da passeggio e guanti bianchi che sistemano pince-nez. Eppure... Eppure Chopin, da vero classico qual è, non ci stanca mai, continua a dirci qualcosa di estremamente attuale, va al cuore dei nostri pensieri e sentimenti e prepotentemente si impone all'ascolto. Con un virtuosismo che non è esibizione, con una magnificenza di suono che non è compiacimento, con un sistema di temi e motivi che non è mai retorica.

E allora ascoltiamole queste Ballate e questa Fantasia, dalle mani e dalla mente di Zimerman, mentre per la Barcarola sarà Pollini a condurre il gioco.

Nessun commento:

Posta un commento